Ogni volta che mi trovo a dover tenere traccia del mio processo mentale e creativo, mi accorgo che non è affatto semplice.
Quando uno stimolo accende l’immaginazione, si crea un vortice d’immagini e suggestioni che la mente non può controllare. Non hanno uno sviluppo lineare e, apparentemente, neanche logico.
Poi pian piano, le immagini cominciano a selezionarsi, qualcuna scompare, altre s’ingrandiscono.
E si scopre che c’è un filo che lega le restanti. Che c’è una logica in quello che si era intuito.
Ma è ancora troppo vago per poterlo raccontare.
Per cui, per ora, posso scrivere solo le parole con cui ho acceso la lavatrice mentale:
Castello – protezione / isolamento / staticità/ chiusura / passato
Biblioteca – libri / conoscenza / dinamismo / apertura / futuro
Dalla affascinante descrizione vocale della Stanza dei Libri di Enrico Pozzi, ho preso:
la sintesi – l’inconscio e la ragione – la luce e l’ombra – Illuminismo e Romanticismo - il Settecento.
E per finire c’è la fotografia della biblioteca del Castello, che non è quella polverosa e buia che risiede nel nostro immaginario letterario e cinematografico, ma è luminosa, chiara, ordinata.
Comentarios