Silvia De Gennaro

10 lug 20201 min

Lavatrice mentale

Ogni volta che mi trovo a dover tenere traccia del mio processo mentale e creativo, mi accorgo che non è affatto semplice.

Quando uno stimolo accende l’immaginazione, si crea un vortice d’immagini e suggestioni che la mente non può controllare. Non hanno uno sviluppo lineare e, apparentemente, neanche logico.

Poi pian piano, le immagini cominciano a selezionarsi, qualcuna scompare, altre s’ingrandiscono.

E si scopre che c’è un filo che lega le restanti. Che c’è una logica in quello che si era intuito.

Ma è ancora troppo vago per poterlo raccontare.
 

Per cui, per ora, posso scrivere solo le parole con cui ho acceso la lavatrice mentale:
 

Castelloprotezione / isolamento / staticità/ chiusura / passato
 

Bibliotecalibri / conoscenza / dinamismo / apertura / futuro
 

Dalla affascinante descrizione vocale della Stanza dei Libri di Enrico Pozzi, ho preso:
 

la sintesi – l’inconscio e la ragione – la luce e l’ombra – Illuminismo e Romanticismo -
 
il Settecento.

E per finire c’è la fotografia della biblioteca del Castello, che non è quella polverosa e buia che risiede nel nostro immaginario letterario e cinematografico, ma è luminosa, chiara, ordinata.

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